Viene dagli Stati Uniti, ma è arrivato ormai anche alle nostre latitudini. Si chiama "Black Friday", un giorno di sconti folli su articoli di vario genere. Aderiscono soprattutto i grandi magazzini, i grandi distributori. Ma sempre più anche le piattaforme online. Insomma aderiscono quelli che il commercio lo fanno basandosi sui grandi numeri, che hanno i depositi pieni di merce dell’anno prima. Quelli che hanno necessità di smaltire il "vecchio" per fare spazio al "nuovo". Una grossa vendita che attrae sempre più i consumatori allettati all’idea di fare buoni affari a un mese dal Natale. Recenti sondaggi ci dicono addirittura che la maggior parte dei consumatori ormai pianifica per tempo i propri acquisti durante questi giorni.
A prima vista, dunque, un affare per tutti. Ma è realmente così? Forse no. Forse non è tutto "sconto" quello che luccica. A lamentarsi ad esempio ci sono i piccoli commercianti che certi ribassi non se li possono permettere. E allora chi sono i vincenti e i perdenti di operazioni di questo genere? Quali sono le dinamiche anche psicologiche che stanno dietro a questi fenomeni?
Ne parliamo con:
Enzo Lucibello, Presidente DISTI – Distributori ticinesi -
Salvatore Maione, ricercatore in marketing presso l’USI
Lorenza Sommaruga, presidente della Federcommercio
Vincenzo Russo, professore di psicologia del consumo e neuromarketing
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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