Il littering, fra prevenzione, controlli e sanzioni: multe più salate a coloro che abbandonano i rifiuti nell’ambiente?

Di Antonio Bolzani

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I rifiuti abbandonati nell’ambiente (littering), fra gravi conseguenze ambientali e multe per i responsabili: ne parliamo oggi, partendo da quanto ha deciso mercoledì scorso il Consiglio nazionale. Una multa fino a 300 franchi per chi abbandona nella natura, sulle strade e nei sentieri dei rifiuti: la Camera del popolo ha approvato in effetti una revisione della legge sulla protezione dell'ambiente che vuole rafforzare l'economia circolare, introducendo anche multe generalizzate per chi si rende colpevole di abbandono di rifiuti nell'ambiente (littering). La sanzione, già prevista in diversi Cantoni, sarà applicata per coloro che "gettano o lasciano in giro, intenzionalmente, o per negligenza, piccole quantità di rifiuti". Soltanto i rappresentanti dell'UDC, con alcune eccezioni, si sono opposti: sebbene il littering sia da deprecare, un divieto a livello federale -hanno spiegato i deputati contrari- sarebbe "antiliberale e antisvizzero: chi controllerà chi getta i rifiuti in campagna?". Anche il consigliere federale Albert Rösti non vede di buon occhio una soluzione di questo tipo poiché -secondo lui- la questione è di competenza dei Cantoni. Le attuali regole variano da un Cantone all'altro; delle norme identiche in tutta la Svizzera, quindi, porterebbero chiarezza e uniformità. Il provvedimento è stato quindi accolto, nel quadro di un più ampio progetto di legge finalizzato allo sviluppo dell'economia circolare: esso chiede l'attuazione di misure basate sul principio della conservazione dell'ambiente e delle risorse naturali. In funzione dell'uso efficiente delle risorse, il Governo sarà in avvenire autorizzato a introdurre requisiti sulla durata o sulla riparabilità dei prodotti: ad esempio sul numero di cicli di ricarica delle batterie o sulla disponibilità di pezzi di ricambio. Un altro punto del progetto riguarda l'utilizzo delle risorse nell'ambito delle costruzioni, al fine di ridurre l'impatto indiretto degli edifici sull'ambiente: si tratta anche di poter separare meglio i vari elementi durante le demolizioni, con l'obiettivo di aumentare i margini di riciclaggio. Voi siete favorevoli, scettici o contrari a questo tipo di provvedimenti? Cosa fareste in alternativa nei confronti di chi getta e lascia, intenzionalmente, i rifiuti per terra? Intanto ieri è iniziata l'operazione di pulizia più ambiziosa mai organizzata in Svizzera: l'Associazione stop2drop ha lanciato una campagna nazionale di caccia ai mozziconi di sigarette che finiscono quotidianamente per strada, provocando delle devastanti conseguenze ambientali. Fumare e, alla fine, gettarne senza alcun riguardo quel che resta: è così che il 75 per cento di tutti i mozziconi vanno a finire nell'ambiente invece di essere smaltiti correttamente. A causa dei resti di sigarette sono ben 700'000 le sostanze tossiche che contaminano le falde acquifere, mettendo in pericolo la fauna, la flora e la salute della popolazione. L’obiettivo di questa iniziativa, realizzata con l'aiuto di volontari, scuole, gruppi di attività giovanili e associazioni ambientaliste, è quello di raccogliere un milione di mozziconi in quindici giorni. Più prevenzione, più controlli o multe più alte verso coloro che lasciano per terra la loro immondizia? Dite la vostra, telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

È ospite:
Mauro Togni
, capo dell’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati