Avrebbe voluto diventare archeologo e in qualche modo lo ha fatto: invece di usare gli attrezzi di scavo ha usato l’occhio della camera televisiva per raccontare presente e passato di territori spesso discosti, suggestivi e abitati da personaggi che hanno una storia da raccontare.
Romano Venziani ha iniziato come giornalista di cronaca e poi… ha cominciato a camminare, molto. Sempre per ritrovare il passo della memoria del territorio che è memoria di tutti. Due trasmissioni in particolare ne hanno fatto una guida abituale e apprezzata dal pubblico della RSI attraverso sentieri montagnosi e cammini di valle: “Paese che vai” e “Svizzera e dintorni”.
Al termine di un lungo percorso professionale in RSI, sulla soglia del pensionamento, incontrarlo è l’occasione per rivisitare i molti cammini e i molti incontri che ha fatto in tanti anni di “inviato” itinerante e solitario (anche se sempre accompagnato dal fedele cameraman). Ed è soprattutto l’occasione per parlare di come si possa avere il passo lento e attento alle radici della tradizione e alla bellezza del territorio, in un mondo che troppo spesso spinge alla velocità e alla frettolosità anche nel raccontare le storie per immagini.
Un mondo che divora immagini attraverso i “social” e in cui raccontare per immagini televisive a ritmo pacato può sembrare persino anacronistico. Sì, fuori dal tempo, per conservare quella memoria profonda che la nostra società sembra voler perdere.
Ospite:
Romano Venziani, giornalista viaggiatore della RSI
Scopri la serie