Spazio del pensiero e pensiero dello spazio, può sembrare un gioco di parole in cui perdersi, tanto più se a questo titolo segue un sottotitolo anche più impegnativo: Sui rapporti tra anima e luoghi nell’epoca dell’Antropocene. Si terrà dal 5 al 9 settembre alla Fondazione Eranos di Ascona l’annuale Convegno di questa prestigiosa istituzione culturale attiva da 85 anni, impegnata come sempre a riflettere su temi di carattere filosofico e multidisciplinari. Il simposio di quest’anno organizzato con la Fondazione Braillard Architectes cercherà di dare risposte a domande che ognuno potrebbe porsi quotidianamente sul senso del nostro vivere nello spazio che ci circonda. Uno spazio che pur essendo fisico è anche mentale, potremmo dire “virtuale” e in continua trasformazione. Uno spazio in cui i confini tra pubblico e privato appaiono incerti, in cui l’affermazione della propria apparenza si accompagna a una continua ed effimera ricerca di un’estetica spesso fine a sé stessa. In tutto questo quali punti di riferimento possiamo cercare senza perderci nello spazio fisico attorno a noi, uno spazio che è anche architettonico la cui percezione è mediata dalle rapide trasformazioni tecnologiche che stiamo vivendo? Temi impegnativi, certo, ma anche estremamente affascinanti.
Ospiti:
Fabio Merlini, presidente della Fondazione Èranos
Franco Ferrari, professore ordinario di Filosofia antica all’Università di Salerno e di Pavia
Libro citato durante la trmissione:
La triste esthétique, Essai sur les catastrophes de l’immédiateté
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