Plinio Martini, scrittore
Millevoci

E se li riscoprissimo? Scrittori ticinesi dimenticati o quasi

Con Nicola Colotti

  • 17.8.2018
  • 52 min
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Esiste una letteratura ticinese (cosa diversa da una letteratura svizzero-italiana)? La domanda non è nuova e le risposte aprono dibattiti che ogni tanto si riaccendono. La questione si può affrontare partendo anche da un aspetto che seppur circoscritto riapre prospettive stimolanti per non dire inedite (sic!). Una di queste riguarda gli scrittori ticinesi dimenticati.

Romanzi, saggi, articoli non più letti (o poco) a distanza di anni dalla scomparsa dei loro autori dei quali anche a scuola si è sperso memoria. Una memoria che però rimane ben presente nelle biblioteche del Canton Ticino (e non soltanto) ravvivata ogni tanto da esperti e appassionati che riscoprono testi che fanno comunque parte della storia culturale della Svizzera italiana. Ed ecco dunque riemergere, accanto a nomi classici come Francesco Chiesa, Plinio Martini Piero Bianconi e Giorgio Orelli altri scrittori e saggisti di un Ticino letterario tutt’altro che povero.

Da Giovanni Orelli a Giovanni Bonalumi, da Giuseppe Martinola a Giorgio Cheda, da Guido Calgari a Felice Filippini, da Mario Agliati a Sandro Bianconi. Senza dimenticare le voci femminili come Anna Felder, Alina Borioli, Maria Boschetti Alberti e altre che potremmo riprendere ad ascoltare per non dimenticare.

Ospiti:
Stefano Vassere, Direttore delle Biblioteche cantonali ticinesi, docente di Semiotica e teoria dei linguaggi all’Università di Milano
Alessandro Zanoli, redattore del settimanale Azione, studioso di letteratura

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