Mai come adesso ci si preoccupa della qualità e della provenienza o della “fonte” delle notizie che si trovano in Internet. Mai come adesso la battaglia per una sorveglianza e una lotta alla disinformazione (anche a carattere politico) coinvolge gli attori sulla scena digitale. Da un lato le grandi piattaforme di diffusione a cominciare da Google, Facebook, Twitter e YouTube, dall’altro le autorità, soprattutto europee, che chiedono maggiori garanzie di trasparenza e serietà delle informazioni che circolano online. Google e Facebook promettono correttivi ma poi pretendono di autoregolarsi al loro interno senza interferenze. I risultati finora sono scarsi per non dire inesistenti. E intanto la Commissione europea a Bruxelles chiede che i colossi di internet facciano di più e meglio. Intanto Facebook ammette di avere una rete di lobbisti attivi presso i parlamenti di alcuni paesi europei mentre Google promette di autoregolamentarsi in modo più efficace e trasparente. Il panorama appare sempre più incerto e teso in vista di importanti appuntamenti per la/le democrazia/e europea/e a cominciare dalle elezioni continentali del prossimo mese di maggio.
Ospiti:
Paolo Attivissimo, giornalista e divulgatore informatico
Alessandro Longo, giornalista e direttore di agendadigitale.it
Philip Di Salvo, ricercatore all'Istituto di media e giornalismo dell'Università della Svizzera italiana. Editor italiano dello European Journalism Observatory
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