Richard Feynman
Millevoci

Non ci sono più gli scienziati di una volta...?

Con Nicola Colotti

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  • 26.4.2018
  • 52 min
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  • Società

Forse perché è cambiato il modo di fare scienza, quella pura e teorica, forse perché le star di oggi sono altre più legate all’immediatezza visiva del web che alla riflessione acuta, profonda (e a volte provocatoria) tipica di certi personaggi della scienza dei decenni passati. Fatto sta che di certi personaggi si sente la nostalgia al punto di riproporne la figura scientifica e umana in conferenze pubbliche, come è stato recentemente il caso con Richard Feynman, Premio Nobel per la fisica nel 1965 (definito “poliedrico e irriverente”) ricordato nel centenario della nascita e a 30 anni dalla scomparsa.

Figura emblematica e controcorrente, Feynman non è l’unico scienziato eclettico e geniale divenuto celebre anche grazie alla sua naturale capacità di comunicare. Si potrebbero infatti citare altri nomi della scienza del 900 a cominciare da Albert Einstein, passando per Bertrand Russel (a cavallo tra matematica e filosofia), Rita Levi-Montalcini, Stephen Hawking, Carl Sagan, ecc… Figure di singoli scienziati che con il loro pensiero hanno travalicato i confini della loro materia a vantaggio del progresso intellettuale oltre che scientifico.

In un’epoca in cui la scienza appare spesso elitaria e persino arrogante, in cui la tecnologia è onnipresente, in cui spesso si confondono l’una e l’altra, un’epoca in cui ai grandi team internazionali di scienziati vengono chiesti risultati (economicamente) vincenti, c’è ancora spazio per figure stravaganti e uniche come Richard Feynman?

Ospiti:
Marco Cagnotti, fisico, docente universitario, giornalista, divulgatore, blogger (responsabile Specola Solare)
Massimo Pigliucci, biologo genetista, filosofo, professore di filosofia al City College della City University di New York
Dario Bozzolo, fisico ETH, già docente di fisica alla SUPSI

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