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Millevoci

Osservatori del presente digitale, tra dubbi e opportunità

Con Nicola Colotti

  • iStock
  • 10.7.2018
  • 52 min
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La notizia che Mark Zuckerberg, padre-padrone di Facebook, sia diventato la terza persona più ricca del mondo scalzando Warren Buffet (con Jeff Bezos, fondatore di Amazon che riamane il più ricco al mondo davanti a Bill Gates, fondatore di Microsoft, secondo) non stupisce. Anzi, sì. Lo scandalo Cambridge Analytica e le accuse mosse a FB di non proteggere in modo adeguato i dati dei propri utenti avevano fatto perdere valore ai titoli della più diffusa rete sociale del mondo. E invece Zuckerberg non soltanto non ha perso ma continua a guadagnare, in bilico tra le richieste di trasparenza che arrivano anche dalla politica e una certa ipocrisia nel mostrarsi paladino della protezione della privacy.

In Europa si cerca intanto di imporre nuove regole sia alla protezione dei dati (con l’adozione del GDPR) sia alla protezione della proprietà intellettuale in Internet. Normativa questa in discussione al Parlamento europeo e fortemente osteggiata dai big di Internet, a cominciare da Wikipedia che nei giorni scorsi ha oscurato la sua versione in italiano.

C’è fermento nel presente digitale e le prospettive appaiono incerte. Eppure le opportunità non mancano per rendere internet davvero uno strumento di libertà e di uguaglianza come i suoi primi sostenitori e creatori avevano immaginato. Ce la faremo?

Ospiti:
Alessandro Longo
, giornalista responsabile del portale Agenda Digitale
Paolo Attivissimo, giornalista, esperto di informatica e cacciatore di bufale online

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