Millevoci: Pandemia dell’economia? Da dove ripartire per una ripresa?

Affermare che le prospettive economiche per il 2021 sono incerte sembra fin troppo scontato nella situazione attuale, con la seconda ondata della pandemia Covid19 che costringe a nuove rinunce, nuove chiusure e crea nuove difficoltà per tutto il tessuto economico e sociale di molti paesi, soprattutto in Europa. Per quanto riguarda la Svizzera, il recente rapporto congiunturale 2020/21 dell’istituto di analisi economiche BAK Economics prevede che per molti settori dell’economia elvetica sarà un inverno molto rigido; detto altrimenti l’economia svizzera scivolerà nuovamente verso una recessione. L’Istituto tuttavia prevede per l'intero anno 2021, una crescita del PIL del 3,4%. A livello europeo ci sono dati che indicano un PIL negativo al -7,2% per il 2020, con una crescita del 3.9% per il 2021. Sempre che le cose vadano normalizzandosi. Intanto però la pandemia ha e avrà effetti pesanti sul lavoro, sulle econome domestiche e sui lavoratori indipendenti. Il tessuto economico più vitale di interi paesi, Svizzera compresa, rischia di subire conseguenze pesanti se non drammatiche. Ricette miracolose non ne esistono, tuttavia è lecito domandarsi se i massicci interventi dello Stato, in Svizzera come in altri paesi (è di queste ore la decisione del Congresso USA di sbloccare x miliardi di dollari a sostegno dell’economia reale e dei cittadini) siano sufficienti e sostenibili in caso di non miglioramento (o addirittura di peggioramento) della situazione pandemica. Trasporti e turismo sono due settori che stanno subendo conseguenze negative che potrebbero protrarsi per anni. Senza parlare del mercato del lavoro che da mesi subisce contraccolpi con conseguenze imprevedibili sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sociale. Last but not least il settore finanziario e bancario che è coinvolto direttamente nel sostegno all’economia in un contesto internazionale tutt’altro che rassicurante. Date tutte queste premesse su quali “leve” potranno e dovranno spingere i governi e i parlamenti delle economie avanzate per evitare che la pandemia si trasformi una falcidia di imprese e lavoratori già messi sotto pressione dalla globalizzazione economica e finanziaria?

Ospiti:
Mauro Baranzini, già decano della facoltà di economia dell’USI di Lugano
Cristina Maderni, Presidente della Federazione Ticinese della Associazioni di Fiduciari, vicepresidente della Camera di commercio, granconsigliera PLRT
Sergio Rossi, professore di economia monetaria all’Università di Friburgo
Karin Valenzano Rossi, membra del Consiglio di Amministrazione della Banca Raiffeisen, avvocata

Il Ticino meglio del previsto

BAK - Previsioni per l’economia svizzera e mondiale