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Millevoci

Quando sulla carta dei vini dei ristoranti ticinesi non si trovano le etichette nostrane…

Con Antonio Bolzani

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  • 10.5.2019
  • 53 min
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  • Società

Il prezzo dei vini ticinesi nei nostri ristoranti è troppo elevato? E i nostri rossi e bianchi vengono promossi, sostenuti, consigliati e venduti negli esercizi pubblici nostrani? È vero che si privilegiano i vini esteri? Il tema è ritornato prepotentemente d’attualità nelle scorse settimane dopo che tra la Federviti e Gastro Ticino si è creata un’accesa polemica a distanza sulle etichette nostrane più o meno snobbate dai ristoratori locali. Noi a a Millevoci affrontiamo l’argomento con i diretti interessati, evidenziando cosa fanno attualmente i vari attori in campo per promuovere le bottiglie ticinesi e cosa si potrebbe migliorare affinché quello slogan “Ticino, terra di vini” possa davvero diventare un rinomato marchio di garanzia e di qualità per tutti gli esercenti. Certo, poi forse si potrebbero unire meglio gli sforzi e gli intenti affinché la cosiddetta e nota “cultura del vino” diventi un denominatore comune tra tutti gli addetti ai lavori e cioè viticoltori, produttori ed esercenti. Poi ci sono i consumatori-clienti che hanno il diritto, anche loro, di bere un buon vino locale, scegliendolo sulle carte di ristoranti e grotti ad un prezzo sostenibile. In vino veritas, insomma, ma la verità dove sta?

Ospiti:
Giuliano Maddalena, presidente della Federazione dei viticoltori della Svizzera italiana (Federviti)
Massimo Suter, presidente di Gastro Ticino
Andrea Conconi
, direttore di Ticinowine
Fabiana Matasci
, enologa

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