Tags: Siria, ONU, guerre, civili, scontri, armati, dimenticate, Bosnia, Millevoci, 2013A, religiosa, politica, Salah Methnani, Daniele Raineri
Gli interminabili e cruenti scontri armati in Siria richiamano altre guerre dimenticate di questi ultimi vent’anni, a cominciare dalla Bosnia. La “comunità internazionale” (ammesso che questa categoria geopolitica abbia tuttora un senso) si trova ancora una volta ad assistere passivamente o quasi al massacro, in preda all’immobilismo dei veti incrociati tra paesi più o meno interessati. Intanto, secondo fonti ONU, i morti dall’inizio del conflitto due anni fa sono più di 90 mila. Se la guerra civile siriana è figlia della Primavera araba, i suoi esiti appaiono imprevedibili nello scacchiere mediorientale. Di fronte alla chiusura del paese su se stesso e al dramma umanitario - che spinge a una solidarietà umana, prima che politica o religiosa - anche la stampa internazionale fatica a rendere conto di quanto sta succedendo nelle città della Siria più duramente segnate dagli scontri e dai bombardamenti. Reporter uccisi, scomparsi, espulsi o fermati (come i quattro giornalisti italiani in questi giorni) sono il riflesso accecante di un gioco di specchi tra forze governative e ribelli in cui tutti sono vittime e tutti carnefici. Di fronte al quale le Nazioni Unite possono davvero poco.
Ospiti:
Salah Methnani, giornalista, saggista, traduttore, inviato di RAI News 24
Daniele Raineri, giornalista, saggista, lavora alla redazione esteri del Il Foglio, inviato speciale in Medioriente.
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