“Solar Orbiter” è il nome della sonda spaziale europea lanciata lo scorso 10 febbraio da Cape Canaveral che andrà ad orbitare attorno al Sole avvicinandosi con ampie traiettorie ellittiche a meno di 50 milioni di km. Lo scopo di questo complesso laboratorio cosmico che trasporta una decina di strumenti è studiare da vicino la nostra stella, a cominciare dalla sua atmosfera (corona) per comprendere meglio il suo comportamento e la sua interazione con la Terra e gli altri pianeti attraverso il cosiddetto vento solare.

Frutto di una collaborazione tra ESA (Agenzia spaziale europea) e NASA (Ente spaziale americano) Solar Orbiter è una missione di grande rilevanza per quanto riguarda la collaborazione tra centri di ricerca e scienziati a livello europeo che analizzeranno in parallelo i dati forniti dai complessi e ipersensibili strumenti a bordo della sonda. Fra i centri di ricerca e sviluppo che hanno dato il loro contributo c’è anche la Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW) di Windisch nel Canton Argovia con il suo strumento STIX (X-ray Spectrometer/Telescope) che analizzerà le emissioni di raggi X in provenienza dal Sole. Gli altri strumenti a bordo avranno il compito di osservare anche una regione poco conosciuta del Sole, quella dei suoi poli.

Solar Orbiter non è la prima sonda che si avvicina al Sole ma la decina di strumenti che porta a bordo forniranno dati di una accuratezza mai raggiunta prima. Per la gioia anche degli enti di ricerca a terra come IRSOL, l’Istituto di ricerche solari di Locarno di rinomanza internazionale.

Ospiti:
Andrea Accomazzo, Capo della Divisione delle missioni per l’esplorazione del Sistema solare dell’ESA allo European Space Operations Centre (ESOC) di Darmstadt
Michele Bianda, direttore dell’Istituto di ricerche solari di Locarno Monti (IRSOL)
Diego Casadei, general manager di Cosylab azienda di sistemi di controllo di precisione. Già direttore tecnico alla Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW) di STIX, per lo strumento a raggi X di Solar Orbiter
Susanna Parenti, Operations Scientist per lo spettrometro UV SPICE (Spectral Imaging of the Coronal Environment) e Co-Investigator per lo strumento EUI (Extreme Ultraviolet imager) della Sonda Solar Orbiter
Denise Perrone, ricercatrice dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), project scientist per SWA (Solar Wind Analyser) della Solar Orbiter
Marco Romoli, pricipal investigator del coronografano a bordo Solar Orbiter, professore al Dipartimento Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze