Il Governo britannico ha annunciato giovedì l’abbassamento dell’età di voto da 18 a 16 anni per tutte le elezioni nel Regno Unito. “I giovani contribuiscono già alla società lavorando, pagando le tasse e prestando servizio nell’esercito. È giusto che possano dire la loro sulle questioni che li riguardano”, ha dichiarato il numero due dell’Esecutivo, Angela Rayner.
La modifica, che deve ancora essere approvata dal Parlamento, garantirà che “più persone possano partecipare alla democrazia britannica”, ha aggiunto. La nuova misura consentirà ai sedicenni di votare in tutte le elezioni, comprese quelle generali previste per il 2029.
Presentata come una misura per “modernizzare la democrazia britannica”, faceva parte del manifesto elettorale del laburista Keir Starmer, primo ministro dal luglio 2024. La riforma dovrebbe consentire di votare anche identificandosi con una carta di credito britannica. Gli elettori del Regno Unito possono già votare presentando il passaporto, la patente di guida, una carta di viaggio per anziani e, dall’anno scorso, una carta per veterani.
Dobbiamo “aiutare il maggior numero possibile di persone a esercitare il loro diritto democratico”, si legge nella dichiarazione del governo. Secondo la Rayner “troppe persone” sono state scoraggiate da “regole” troppo rigide. L’affluenza alle elezioni generali del Regno Unito dello scorso anno è stata del 59,7%, la più bassa dal 2001.
Finora solo pochi Stati consentono ai sedicenni di votare alle elezioni nazionali. Tra questi c’è l’Austria, che è stato il primo Paese dell’UE ad abbassare l’età di voto a 16 anni nel 2007.