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La Germania rimpatria gli afghani, l’ONU: “Fermatevi”

Il volo con a bordo 81 uomini, gravati da condanne penali, è stato criticato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e da Amnesty International: “Sono a rischio persecuzione”

  • Ieri, 14:29
  • Ieri, 14:29
Combattenti talebani pattugliano le strade a Kabul.jpg

Combattenti talebani sulle strade di Kabul

  • Keystone
Di: ATS/AFP/Spi 

Il rimpatrio forzato dalla Germania di 81 afghani condannati dai tribunali ha provocato la dura reazione delle Nazioni Unite. A scatenarla è stato l’annuncio, in mattinata, del Ministero dell’Interno tedesco che ha riferito del decollo di un volo per l’Afghanistan con a bordo persone “sottoposte a un ordine di espulsione e con condanne penali”.

Si tratta della seconda operazione di questo tipo dall’estate scorsa e la prima da quando la coalizione di conservatori e socialdemocratici guidata da Friedrich Merz è entrata in carica. Le espulsioni verso l’Afghanistan sono controverse a causa del ritorno al potere dei Talebani nell’agosto 2021, autorità che il governo tedesco non riconosce e con la quale non intrattiene relazioni diplomatiche.

Come altri leader europei, Merz vuole limitare l’accoglienza dei richiedenti asilo in un momento in cui l’estrema destra è in crescita in tutto il continente. “Gli autori di gravi reati non hanno il diritto di rimanere nel nostro Paese”, ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco Alexander Dobrindt.

Il rimpatrio di oggi, venerdì, che è stato possibile grazie alla mediazione del Qatar, ha sollevato le critiche delle Nazioni Unite a Ginevra. “L’Alto Commissario per i Diritti Umani Volker Turk ha chiesto di fermare immediatamente il rimpatrio forzato di tutti i rifugiati e richiedenti l’asilo afghani, in particolare quelli a rischio di persecuzione. Questo è un momento di solidarietà con il popolo afghano”, ha dichiarato la portavoce Ravina Shamdasani durante un incontro con la stampa.

“Deportare persone in Paesi pericolosi come l’Afghanistan e demonizzare i rifugiati è l’espressione di un’agenda autoritaria che purtroppo ha trovato spazio anche in Germania”, ha criticato, da parte sua, Amnesty International in un comunicato.

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RG 12.30 del 09.07.25, il servizio di Walter Rauhe

RSI Info 18.07.2025, 14:28

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