Il quarto vertice per il partenariato orientale si apre oggi (giovedì) a Riga con una cena, al termine della quale è previsto un confronto informale sul piano di Alexis Tsipras per la ristrutturazione del debito greco.
A 18 mesi di distanza dal vertice di Vilnius, che scatenò la rivoluzione di piazza Maidan (dopo l'inaspettato no all'UE del presidente ucraino Viktor Ianukovich), si riconferma la volontà di Bruxelles di favorire i rapporti con le vecchie repubbliche sovietiche. Rapporti che hanno avuto dei risvolti positivi: l'export della Moldavia è aumentato del 20%, quello della Georgia del 12%.
Georgia, Moldavia e Ucraina guardano con speranza verso l'UE, mentre Armenia, Bielorussia e Azerbaigian hanno aderito all'unione economica euroasiatica promossa da Mosca. L'obiettivo del vertice è quello di non fomentare l'ostilità nei confronti della Russia, dopo l'adozione delle sanzioni per il ruolo giocato in Ucraina. Da parte europea prevarrà quindi un approccio morbido e al paese di Putin verranno ribaditi messaggi di rassicurazione e di fermezza. Angela Merkel aggiunge però che "non si può tornare al G8 finché la Russia non tornerà a riconoscere i valori comuni, ovvero la libertà la democrazia, il rispetto della sovranità dei paesi e dell'integrità territoriale".
Elementi di discussione saranno il negoziato per il nucleare iraniano, la missione navale anti-scafisti dell'ONU e la liberalizzazione dei visti agli ex paesi sovietici.
ATS/CaL
RG 18.30 del 21.05.15 - L'inviato a Riga Tomas Miglierina, in collegamento con Alan Crameri
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