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"Tutti insieme dobbiamo difendere gli oceani"

Intervista a Giovanni Soldini, velista italiano di origini ticinesi

  • 26 November 2018, 18:21
  • 9 June 2023, 01:38
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Giovanni Soldini

Lo skipper in un'immagine d'archivio

  • Reuters

Di origini ticinesi per parte di padre, Giovanni Soldini è indubbiamente uno dei velisti più noti a livello globale. Cinquantadue anni, da trenta arrichisce la propria bacheca personale di trionfi e primati. "Ne ho fatte tante - racconta lui stesso al microfono del collega di Rete Uno Sport Massimo Miccoli - Due giri del mondo in solitaria, grandi record in equipaggio, ogni avventura è stata bellissima ed entusiasmante".

Forse proprio perché sono nato a Milano avevo voglia di orizzonti più... blu

Giovanni Soldini

Tra le imprese maggiori quelle ottenute in solitaria. "Quando si è da soli l'apporto umano diventa molto importante - dice Giovanni Soldini - La barca la puoi portare al 70-80% delle sue possibilità ma alla fine la differenza la fa molto la capacità di gestire la propria energia, il sonno". Ma la notorietà di Soldini non è solo legata al mero fatto sportivo. Il velista italiano è infatti diventato un volto conosciuto al largo pubblico soprattutto dopo il salvataggio della collega francese Isabelle Autissier nel 1998. Un'azione che gli valse anche la Legion d'Onore francese conferitagli dal presidente Jacques Chirac.

Ma Giovanni Soldini, fratello del regista Silvio Soldini, ha anche un occhio attento e critico sulle tematiche ambientali: "In 60 anni abbiamo già riempito gli oceani di rifiuti di plastica. Ed è un dato pazzesco, anche perché è forse solo negli ultimi dieci anni che ce ne stiamo rendendo conto. Dobbiamo fare qualcosa tutti insieme per cercare di risolvere questo problema".

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