Domani venerdì 4 febbraio partiranno ufficialmente le Olimpiadi invernali di Pechino. La delegazione elvetica, composta da 168 atleti, ha l'obiettivo chiaro di ripetere e, perché no, anche migliorare quanto fatto nell'ormai lontano 2018 a PyeongChang. In Corea del Sud la Svizzera portò a casa ben 15 medaglie, che come ha ripetuto il capo delegazione Ralph Stöckli è quanto si spera verrà raccolto pure in Cina.
Tra i potenziali medagliati c'è chi ha già cominciato, come la coppia mista del curling formata da Martin Rios e Jenny Perret che quattro anni fa ottenerono l'argento, seguito poi dal bronzo della Nazionale maschile. Molti sono i candidati nello sci freestyle, dove spiccano i talenti di Mathilde Gremaud (slopestyle) e di Fanny Smith (skicross), mentre i "vecchietti" Dario Cologna (sci di fondo) e Simon Ammann (salto con gli sci) sono al loro canto del cigno e sebbene un podio appare molto difficile, chissà che non riescano a concludere la loro brillante carriera con l'ennesimo guizzo. È comunque nello sci alpino dove gli occhi dei fan sono principalmente puntati, con Marco Odermatt e Beat Feuz in grande spolvero e Lara Gut-Behrami, Wendy Holdener, Michelle Gisin e Corinne Suter in cerca di riscatto. E per ultimo non si può non menzionare l'hockey su ghiaccio, che in fondo non è nuovo al regalare exploit ai tanti supporter rossocrociati. Che l'Olimpiade abbia dunque inizio.