"È una delle settimane più belle della mia vita"

A Bad Ragaz, nel giorno del ritrovo della Nazionale, le attenzioni erano tutte per lui. Chioma rosata, sguardo di chi ce l'ha fatta e la ferma intenzione - lo si capisce subito - di smentire coi fatti eventuali scettici. Il sogno di Mattia Bottani, all'alba dei 31 anni, è finalmente realtà: "È un'emozione grandissima, mi ritengo veramente onorato e fortunato ad essere qua. È un po' come il primo giorno di scuola, o quello prima di Natale per un bambino", ha esordito il ticinese, con entusiasmo palpabile. Palpabile e giustificato, perché a questo punto della sua carriera erano in pochi a crederci. Il Botta, comunque, non ha rimpianti per essere arrivato così tardi al rossocrociato: "Il percorso che ho fatto mi ha aiutato a crescere sia come calciatore che come persona, dunque lo tengo stretto. Ora mi godrò due settimane che resteranno per sempre nella mia vita".

Ma cosa si aspetta il 10 luganese dagli imminenti impegni in Nations League, di preciso? "Sentendo Murat, credo che la mia velocità possa essere un'arma in più per cambiare le partite a gara in corso o per giocare in ripartenza. Spero allora di poter essere d'aiuto per squadra e mister". E a proposito del mister, lo stesso Bottani racconta divertito gli attimi della convocazione, avvenuta per via telefonica: "Il suo numero non ce l'avevo, ma quando mi ha chiamato non ho pensato ad uno scherzo, dato che Casolini, specialista in questo ambito, era al telefono con me. Una volta risposto, dopo alcune parole in tedesco, siamo passati all'inglese, a causa delle mie difficoltà...". Adesso resta soltanto l'attesa per l'esordio (che potrebbe materializzarsi giovedì prossimo, in Cechia), ciliegina su una torta già di per sé gustosissima: "È un'esplosione di emozioni, in pochi giorni ho provato di tutto, dalla vittoria della Coppa al record di punti. Questa resterà una delle settimane più belle della mia vita, non la dimenticherò mai".