In Inghilterra i calciatori professionisti non potranno eseguire più di 10 colpi di testa in allenamento nell'arco di una settimana. È la raccomandazione che la Football Association ha pubblicato oggi, nell'intento di "tutelare il benessere dei giocatori", in accordo con la Premier League, la English Football League, l'Associazione calciatori e l'Associazione allenatori. Tale limite, è stato specificato, non vale ovviamente nel corso delle partite e riguarda solo gli interventi di testa su palloni che arrivano da lunga distanza, oltre i 35 metri, da calci di punizione, cross o corner. È in questi casi, infatti, che il trauma del colpo può causare più danni al giocatore, specie nel lungo periodo, dalla commozione cerebrale fino a problemi neurologici e addirittura alla demenza.
In altri sport, come il football americano o il rugby, ci si è già adoperati per limitare i rischi dei traumi cranici con precisi e più stringenti protocolli. Per il calcio, almeno in Inghilterra, si è già intervenuti a livello di squadre giovanili, proprio per ridurre al minimo il rischio di danni cerebrali sui più giovani. Ora l'attenzione si è spostata sui professionisti.