Non c'è un caso Akanji, ma così non va

di Marcello Ierace

L'assenza di Manuel Akanji dal gruppo rossocrociato - ed è la seconda volta dopo i match di ottobre - ha fatto piuttosto discutere. Per il peso che il giocatore ormai ricopre nella squadra di Vladimir Petkovic, ma soprattutto per le modalità con cui si è sviluppato. Il 23enne difensore, dopo tre partite da novanta minuti giocate in una settimana col Borussia Dortmund (tra Bundesliga e Champions League), ha chiamato nella serata di domenica il selezionatore elvetico per annunciare la propria assenza. "Mi ha chiamato - ha confermato Petkovic - per dirmi che si era riacutizzato il problema all'anca e non se la sentiva di venire in Nazionale".

Una situazione, questa, che ha lasciato un po' di amaro in bocca al commissario tecnico, visto che, appunto, non si tratta della prima volta. "Non capisco perché deve sempre rinunciare alla Nazionale - ha commentato - Se il giocatore aveva dei problemi, avevamo tutte le possibilità di recuperarlo qui con noi e curarlo. Come peraltro è già successo in altri casi analoghi".

Viene però il dubbio che, al momento, ci sia un problema con il Borussia Dortmund e, nello specifico, anche con Lucien Favre. "No, non voglio pensare che sia così - ci ha detto Petkovic - Io preferisco rimanere a quello che mi dice il giocatore, anche se so che ci sono società che fanno pressione in questo senso. Ma se lui non si sente di giocare per me è l'unica cosa che conta. Ciò non toglie che dobbiamo trovare il modo per sedersi ad un tavolo tutti assieme, le Nazionali, i club, la FIFA e l'UEFA, chiarire la situazione e prendersi ognuno le proprie responsabilità".