Calcio

"Non tutti i miei giocatori sono imbecilli..."

Christian Constantin difende con forza la sua decisione di licenziare nove giocatori

  • 22 March 2020, 12:03
  • 9 June 2023, 21:25
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Christian Constantin

Va per la sua strada

  • Keystone

È arrivato anche il momento per Christian Constantin di dire la sua a proposito della diatriba che sta opponendo il presidente del Sion a nove giocatori. Nove "ribelli" - tra cui anche gli ex nazionali svizzeri Djourou e Kasami - che hanno deciso di rifiutare una decurtazione del proprio salario, di fronte a questa emergenza coronavirus, e che sono stati di tutta risposta licenziati in tronco.

"Io ho semplicemente fatto loro una proposta - ha spiegato Constantin ai microfoni di RTS - Ovvero ridurre all'80% il loro salario con un tetto massimo di 12'500 franchi. E visto che non potevamo fare una riunione di persona, si è optato per una videoconferenza. Ma non tutti hanno preso parte. Evidentemente i più anziani, per proteggere i propri contratti, hanno provato a condizionare anche i più giovani per far fronte comune e rifiutare in massa la disoccupazione. Ma visto che non tutti i miei giocatori sono degli imbecilli, alcuni non si sono allineati e il fronte non ha tenuto".

Non dimentichiamoci che il salario di questi giocatori, attualmente senza fare nulla, è pari a quello di due infermieri

Christian Constantin

"Il calcio ha la tendenza ad andare per la sua strada, perdendo il senso della realtà - ha continuato il presidente del Sion - Siamo in una situazione di forza maggiore. Ci vuole del buon senso. Non me ne faccio niente di giocatori che non vogliono fare degli sforzi quando tutti stanno facendo enormi sacrifici".

Le dichiarazioni di Christian Constantin (Rete Uno Sport 22.03.2020, 12h30)

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RSI Calcio 21.03.2020, 16:35

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