Lugano corsaro a Davos a suon di gol

Il Lugano è riuscito a superare il Davos in trasferta per 5-4, nonostante la gara fosse partita nel peggiore dei modi per Chiesa e compagni. La disputa è stata molto ruvida (due penalità disciplinari di partita e una da 10') ed ha visto i ticinesi spuntarla nel terzo tempo. Coach Ireland, salvo il rientro di Vauclair, ha confermato il line-up capace di rialzare la testa con la vittoria nel derby dopo tre sconfitte consecutive.

L'entrata in materia dei bianconeri è stata una vera e propria doccia fredda. In 3' i grigionesi si sono infatti portati sul 2-0, dapprima grazie a Kousal (complice una sventurata gita fuori porta di Merzlikins) e poi con un preciso polsino di Jung. Terminato l'incubo iniziale, i ticinesi hanno rialzato la testa grazie a Lapierre che ha dimezzato le distanze al 15'11" ed ha siglato il pareggio 2' più tardi. Prima della sirena c'è stato ancora tempo per due reti: Little ha riportato avanti il Davos prima del pareggio di Chiesa.

Dopo un secondo tempo avaro di emozioni, è successo di tutto in entrata di terzo periodo. Un pugno di Senn a Lapierre ed un fallo di Ambühl su Sanguinetti (che ha raggiunto prematuramente gli spogliatoi, così come aveva fatto nel primo tempo il compagno di reparto Furrer) hanno consegnato 5' in doppia superiorità al Lugano. I bianconeri non si sono fatti pregare e sono passati per la prima volta in vantaggio grazie a Lajunen, ed hanno poi allungato con Fazzini. Il forcing finale gialloblù ha prodotto il 5-4 di Rödin, ma si è arenato sulle parate di Merzlikins.