Lugano e Ambrì da 5,5 in pagella

Con l'arrivo della pausa Nazionale (impegnata alla Karjala Cup) è tempo di primi bilanci in casa Lugano e Ambrì. Il derby di venerdì alla Resega ha ritratto in maniera essenziale il momento delle ticinesi: due squadre che lottano e raccolgono quanto seminato proporzionalmente al proprio potenziale.

L'apporto di tutte e quattro le linee, così come l'ottimo momento di un Fazzini in formato stellare, ha permesso ai bianconeri di sopperire alle pesanti assenze di Brunner e Bürgler. Dai test di settembre e ottobre il Lugano è uscito come una squadra solida ed attiva a tutta pista (ad immagine di Lajunen e Lapierre), capace di trionfare almeno una volta contro tutte le altre compagini della Lega e soprattutto di stare attaccato al Berna capolista e di batterlo in entrambi gli scontri diretti.

Parlando dell'avvio di stagione dell'Ambrì non si può non menzionare Luca Cereda, allenatore classe '81 dal futuro promettente e abile già nel suo presente a restituire un'identità ai biancoblù. Al 36enne di Sementina si aggiunge un ds altrettanto giovane, Paolo Duca, le cui scommesse finora sembrano essere state azzeccate (da D'Agostini a Plastino fino a Conz). In ultima analisi, il rammarico per non essere al momento tra le prime otto descrive perfettamente un inizio di stagione al di sopra delle aspettative per i leventinesi.