"Martensson è stato un esempio importante"

Jonas Junland, al terzo anno a Losanna e in Svizzera, è attualmente il topscorer della NL. Non male per un difensore, ma per il momento lo svedese non ci pensa troppo: "Ho sentito che l'ultimo difensore a vincere la speciale classifica è stato Nummelin. Ma è ancora presto. Mi focalizzo sui playoff. È lì che voglio fare la differenza".

Autore finora di 3 reti e soprattutto 18 assist, lo scandinavo dà molto merito del suo bottino al gioco dei vodesi: "Se sono in vetta alla speciale graduatoria, molto lo devo al gioco di Peltonen e al powerplay. Ma il mio ruolo è anche quello di bloccare dischi".

Junland, che compie proprio oggi 31 anni, apprezza particolarmente la sua avventura nel Canton Vaud, ma non nasconde il suo amore per la sua città natale di Linköping: "A Losanna mi apprezzano per come gioco, con il cuore, quello che batte per il mio club. Linköping è casa mia, guardo tutte le partite dei miei ex compagni, mi alleno con loro in estate. Mi piace essere qui ed è per questo che ho prolungato, ma il mio cuore è in Svezia. Non c'è niente di male ad amare due squadre".

In carriera ha giocato con molti elementi passati dal Ticino, come D'Agostini, Taffe, Zackrisson e Martensson: "Ricordo in particolare Tony Martensson quando ho debuttato nel Linköping. Lui era il top scorer, il più forte. Mi ha aiutato tantissimo, come un fratello maggiore. Mi invitava a pranzo, mi chiamava per una birra. Mi ha insegnato a diventare un professionista. Non è l'unico esempio ma è stato importantissimo".