Hockey

Svizzera... don't worry be Schäppi

Sperando di non mettere la testa Untersander contro la Svezia

  • 17 May 2017, 10:47
  • 8 June 2023, 05:16
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Reto Schäppi

Un nome una garanzia

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dall'inviato a Parigi Omar Meshale

All'Albelin del mondiale si confidava nella sagacia tattica dell'assistente allenatore con alle spalle oltre 1000 partite di NHL, fulcro ora dell’assalto alle semifinali contro i suoi connazionali.

A conti fatti anche Fischer ha però pescato le qualità giuste dalle pedine giuste nei momenti giusti: la pacata solidità di Genoni e quella fibrillante del terzo portiere Schlegel, ma anche il prorompente cuore del subentrante Herzog. Esordienti capaci di scompaginare i Praplan degli avversari più quotati con intensità e rapidità, ed accomunati dalle utili esperienze nelle leghe giovanili nordamericane ad immagine del non più pulcino Pius ma giocatore Suteraa avversari.

Una Nazionale che non ha mai messo la testa Untersander dopo le logiche prime difficoltà al primo Mondiale per otto diversi elementi. Svizzera accomunata in questo senso dal motto "Don't worry be Schäppi" e confortata dalle reti decisive nello slot dello zurighese contro le cosiddette piccole. Confidando infine di ritrovare la piena funzionalità di Furrer in difesa, ma anche i primi punti mondiali dell’unico NHL, un MalGin poco Tonic e destinato a questo punto alla tribuna.

L’anno scorso nella fase a gironi a Mosca, vinsero gli svedesi dopo un dominio territoriale della Svizzera embrionale di Fischer, 12 mesi d'esperienza dopo, per bocca dello stesso tecnico, si può fare. Evitando così di ricorrere al nome di capitan Diaz con logiche imprecazioni in caso di eliminazione.

Il commento di Omar Meshale (17.05.2017)

RSI Hockey 17.05.2017, 12:05

Legato a Rete Uno Sport 17.05.2017, 07h30

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