Un opaco Lugano si arrende al Ginevra

Il Lugano ha perso una ghiotta occasione per allungare il passo in classifica, venendo sconfitto alla Cornèr Arena per 2-1 dal Ginevra. Scesi in pista con Zurkirchen tra i pali, senza modifiche nel pacchetto d'importazione e forse ancora imballati dalla lunga trasferta di ieri a Losanna, i bianconeri hanno faticato a esprimersi sui livelli a cui ultimamente avevano abituato. In ottica qualificazione ai playoff, le battute d'arresto di Friborgo, Berna e Langnau rendono tuttavia meno amaro il passo falso.

Il primo tempo non è stato bellissimo. I ticinesi hanno sbagliato molto, soffrendo la pressione del Ginevra e vanificando malamente con Bürgler e Fazzini due limpide occasioni da rete. La mancanza di pulizia negli ingranaggi della manovra bianconera, a lungo andare, ha presentato il conto. Wingels, lanciato involontariamente a rete da un incauto appoggio in orizzontale di Bertaggia, ha infatti siglato il vantaggio per i suoi.

La sfida non ha spiccato il volo neanche nella frazione centrale. Tanti errori individuali e due squadre che, incapaci di imbastire azioni ragionate, non riuscivano a scrollarsi di dosso la propensione allo svarione. Il Servette ha continuato a farsi leggermente preferire, imbrigliando il Lugano in una lotta a tutta pista che meglio si addiceva agli ospiti. I padroni di casa hanno provato comunque a spingere. L'ostinazione di Chiesa e compagni ha pagato nel terzo tempo. Klasen, sin lì in ombra, in powerplay ha imbeccato McIntyre, lesto a deviare in rete il disco del pareggio. Rotti gli indugi, il Lugano è andato vicino pure al sorpasso, infrangendosi però sul palo scheggiato da Chorney. Proprio nel momento migliore dei ticinesi, ecco l'episodio decisivo, con Rod che ha battuto un non irresistibile Zurkirchen per il definitivo 2-1.