Il Brasile deve essere solo il primo passo

dall'inviato a Rostov Silvio Reclari

C'è un'immagine sui social, la stessa di questo articolo ma presa da un'altra angolazione, che è già diventata virale e che probabilmente rappresenta a pieno quello che è stato Brasile - Svizzera. Behrami in piedi che guarda sorridendo Neymar rotolarsi e disperarsi a terra (esiste anche una versione ticinese in cui l'attaccante verdeoro si prende pure della "crapa da boiler").

TOP: come migliore in campo è stato eletto con merito, e non solo per la splendida rete, Philippe Coutinho. In casa rossocrociata invece sono stati in diversi a distinguersi: Sommer ha compiuto un paio di interventi decisivi, Zuber ha realizzato la rete del pari e Schär ha disputato un secondo tempo da manuale. Finché è rimasto in campo però, Behrami è stato anima e cuore della squadra: con il centrocampo in difficoltà, nel primo tempo il ticinese ha tirato fuori tutta la sua grinta e la sua personalità, permettendo alla nave rossocrociata di restare a galla.

FLOP: Neymar! Intendiamoci il campione del PSG non ha giocato male, anche se la morsa Lichtsteiner-Behrami lo ha limitato e non poco. A irritare è stato il suo atteggiamento: per carità qualche calcione l'ha pure preso, ma ha sempre accentuato ogni contrasto, falloso o meno che fosse. Dei nostri nessun bocciato, anche se da alcuni giocatori di talento ci si deve attendere qualcosa in più nelle prossime sfide.

FUTURO: vietato montarsi la testa. Imperativo categorico rimanere sul pezzo, perché questo 1-1 obbligherà il Brasile a giocare al massimo entrambe le altre due partite e soprattutto permetterà alla Svizzera di presentarsi al cospetto della Serbia (venerdì 22 a Kaliningrad) sì in ritardo di due punti in classifica ma non con le spalle al muro.