Sport invernali

Fischer non convince, ma niente terremoti

Ai prossimi Mondiali in Danimarca però per il nostro allenatore è vietato sbagliare

  • 20 febbraio 2018, 19:44
  • 8 giugno 2023, 16:30
  • SPORT
Patrick Fischer

Deve fare di più

  • Keystone

Dall’inviato a PyeongChang Andrea Torreggiani

Da quando è alla guida della Nazionale svizzera Patrick Fischer non ha certamente convinto. Arrivato nel dicembre del 2015 dopo la breve parentesi targata Glen Hanlon, sulla panchina rossocrociata il 42enne di Zugo ha collezionato un’eliminazione nella fase a gironi dei Mondiali del 2016, una sconfitta ai quarti contro la Svezia nell’edizione del 2017 e, soprattutto, la bruciante uscita di scena contro la Germania nei playoff dei Giochi di PyeongChang.

I dubbi sulla mancanza d’esperienza a questi livelli di Fischer, sollevati al momento della sua nomina, sembrano dunque essere confermati dai risultati. Ma la sensazione è che, nonostante l’opaca prestazione in Corea (dove i rossocrociati, ricordiamolo, hanno battuto solo i deboli padroni di casa) non ci sarà nessun terremoto. Il nostro coach è fresco di rinnovo fino ai Mondiali del 2020, che saranno giocati in casa, gode di stima ed amicizia all’interno della Federazione e, ciò che sicuramente non guasta, è un personaggio che piace e che sa vendersi molto bene.

Però è certo che se anche i Mondiali di Danimarca, in programma fra soli tre mesi, dovessero rivelarsi una nuova delusione, allora la panchina di Fischer inizierebbe davvero a vacillare…

Legato alla diretta di Svizzera – Germania del 20.02.2018

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