dall'inviato a PyeongChang Andrea Torreggiani
La Corea del Sud, se si esclude forse la capitale Seul, non è un paese caro per i nostri standard. Con una decina di franchi ci si può rimpinzare a pranzo in un ristorante tipico con gimbap (un rotolo molto simile al sushi giapponese) e omelette ripiena di riso. L'entrata alla residenza di Seongyojang, una delle principali attrazioni di Gangneung, ne costa cinque, ed anche i taxi sono molto economici.
A fare eccezione, non sappiamo spiegare perché, è la frutta. Al supermercato si spendono più o meno sette franchi per un chilo di banane o di mele, ma di queste ultime ne abbiamo viste in vendita addirittura a 54'000 won al chilo, ovvero circa 50 franchi! Si tratta di esemplari pregiati, proposti in cassette che includono anche altri frutti costosi e che vengono esposte come dei gioielli.
Il discorso ovviamente cambia all'interno del parco olimpico o degli impianti di gara, dove i prezzi dei souvenir e del cibo sono maggiorati. Ma questo in fondo non è un problema, visto che sandwich ed hot dog sono praticamente introvabili ad ogni ora del giorno e della notte...