Pioggia di polemiche sul parallelo iridato

È mancato lo spettacolo e per questo nessuno può essere contento. Se già con le qualificazioni del mattino su manche secca erano iniziate le polemiche, il parallelo dei Mondiali di Cortina ha dato il peggio di sé nel pomeriggio con una gara totalmente falsata, tanto che l'aggettivo più usato nelle interviste e nei commenti è stato "unfair", ovvero ingiusto, poco equo. A far discutere sono stati tracciato e regolamento: la pista rossa era infatti molto più veloce (oltre un secondo in alcune sfide), ma il distacco massimo dopo la prima manche può essere al massimo di 0"50. Ne consegue che chi parte sulla pista blu e poi passa alla rossa è enormemente avvantaggiato.

È stato il caso di Zubcic, che in semifinale sulla blu ha preso quasi un secondo da Meillard, ma è partito nella seconda manche sulla rossa con solo 0"50 di ritardo e l'ha spuntata al traguardo di soli 2 centesimi! "Vista la situazione di questo parallelo, non potevo fare più di così", ha spiegato il rossocrociato che si è comunque consolato con la seconda medaglia in due giorni. Malgrado anche lei sia stata penalizzata, Wendy Holdener è stata pacata nella sua analisi: "Il problema è il mezzo secondo di vantaggio, che ha dato una gara unfair. Spero di rifarmi nel team event, ma decido stasera se partecipare o meno (la svittese ci sarà, ndr)".

Decisamente più arrabbiati gli italiani, nonostante sia arrivata la prima medaglia d'oro con Marta Bassino (passata per il rotto della cuffia dalle qualificazioni). "Mi sono tolta un peso - ha spiegato l'azzurra - è stata una lotta e ogni tanto bisogna avere un po' di fortuna... e io oggi l'ho avuta". Di tutt'altro umore Federica Brignone: "Questa è stata la gara più unfair di tutta la mia vita. Quello che è successo a Meillard non è regolare. Non puoi fare un Mondiale di parallelo su una pista che non è uguale. Cortina qui ha commesso un grosso errore".