Sport invernali

Le grandi sfide di Luca Tavasci

L'engadinese è l'unico in Svizzera a praticare il fondo paralimpico

  • 12 marzo 2018, 11:00
  • 8 giugno 2023, 17:13
Luca Tavasci

Tre gare per lui a PyeongChang

  • Keystone

dall'inviato a PyeongChang Marcello Ierace

Se il fondo olimpico è ripartito da Dario Cologna, il fondo paralimpico sta ripartendo da Luca Tavasci. Il 24enne engadinese di origine chiavennate è infatti l'unico in Svizzera a competere in questa disciplina a livello internazionale. Una carriera sportiva, la sua, nata però piuttosto per caso. "Il fondo l'ho iniziato come ripiego - ammette lo stesso atleta di Samedan - Perché il mio primo sport è sempre stata la mountain bike. Ma avevo la necessità di trovare qualcosa che mi mantenesse in forma in inverno e, essendo in Engadina, provare col fondo è stato piuttosto naturale". Grigionese proprio come il Dario nazionale, Tavasci non ha però subito il fascino dei trionfi di Cologna. "A dire il vero - ammette candidamente - quando ho cominciato nemmeno sapevo chi fosse Cologna... E, se proprio devo dirla tutta, il mio idolo è... Petter Northug".

Idee molto chiare e determinazione da vendere, Luca Tavasci ha risposto alle sfide della vita allo stesso modo in cui ha affrontato quelle sportive. Nato senza la mano sinistra, a seguito di una malattia congenita, Luca ha vissuto un momento decisamente difficile quando nel febbraio 2012 gli è stato riscontrato un tumore al sistema linfatico. Ma la sua reazione è stata esemplare: due giorni prima della diagnosi era sugli sci per una 70km di fondo e due settimane dopo l'ultima sessione di chemioterapia era già in sella alla mountain bike. "Fortunatamente sono riuscito a reagire bene, ho avuto una perdita di capelli, ma non stavo tanto male rispetto a quanto mi era stato detto. Poi al posto di calar di peso, aumentavo e anche gli esiti degli esami erano incoraggianti. E questo mentalmente mi ha aiutato molto", ci racconta lui stesso.

Swiss Paralympic punta tanto sull'engadinese, al punto che a PyeongChang (dove è impegnato in tre gare) può contare sul costante sostegno della sua allenatrice personale, la grigionese Rilana Perl. E lo stesso ragazzo di Samedan vuole investire molto sulla disciplina. "L'idea sarebbe quella di poter far convivere la mia carriera scolastica (è studente di ingegneria civile alla SUPSI di Coira, ndr) con quella sportiva, in una sorta di semiprofessionismo". Una sfida non facile, ma che Luca Tavasci affronterà certamente con la sua naturale, innata determinazione.

Paralimpiadi, il servizio con Luca Tavasci (Sport Non Stop 11.03.2018)

RSI Sport invernali 11.03.2018, 14:51

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