Tennis

Oltre i sogni, oltre ogni più soave speranza

L'impresa di Roger Federer va al di là dell'immaginazione sportiva

  • 16 February 2018, 21:09
  • 8 June 2023, 14:19
Roger Federer

Cominciò tutto così

  • Reuters

di Marcello Ierace

Quattordici anni dopo è ancora lì, al numero uno. E così, dopo averci fatto esaurire aggettivi e record, Roger Federer ha dato fondo a tutti i nostri sogni, anche i più reconditi e (sportivamente) osceni. Perché, onestamente, giusto qualche folle, il tifoso più sfegatato, poteva sperare dopo il 2012 di vederlo trionfare ancora in un torneo del Grande Slam. L'età avanzava, gli avversari diventavano sempre più forti e allora il sogno era quello - al massimo - di un exploit. Una roba tipo Goran Ivanisevic che vince a Wimbledon da wild card o Michael Chang che alza la Coppa dei Moschettieri dopo aver servito da sotto. Cose così. Pazze, magiche, gloriose instanee di fine carriera. Dolci addii.

Invece di Slam ne ha vinti tre, dopo aver superato abbondantemente i trentacinque, e scalino dopo scalino è salito al piano più alto del ranking. E, tanto per cambiare, adesso guarda tutti da lì, con modesta e impareggiabile grandiosità. Ma - diciamolo ancora in tutta onestà - chi ci credeva? Non dico cinque anni fa, ma soltanto l'anno scorso, o sei mesi fa, o col finire del 2017. Al massimo si provava a fare due conti, ma così, tanto per, mica credendoci davvero.

Perché che davvero Roger Federer a 36 anni 6 mesi e spiccioli potesse veramente tornare al numero uno, nessuno proprio poteva immaginarlo. A parte lui. O forse nemmeno lui... Perché il genio è così, crea capolavori ma mica ci pensa. E allora, come Roy Batty di Blade Runner, potremo anche noi dire: "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi".

ATP, l'intervista a Roger Federer, numero uno per la prima volta (02.02.2004)

RSI Tennis 16.02.2018, 19:13

Legato alla diretta del match Federer - Haase (16.02.2018)

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