Ticino e Grigioni

Scambiarsi i semi a Sant’Antonino

Una decina di persone ha partecipato all’evento organizzato da Pro Specie Rara, che riscuote consenso crescente

  • 9 marzo, 21:56
  • 12 marzo, 07:41

SEIDISERA del 09.03.2024 - Il servizio di Christian Gilardoni

RSI Ticino e Grigioni 10.03.2024, 10:20

  • ©ProSpecieRara
Di: SDS/Info RSI

Dalle echinacee ai girasoli, Marisa ha messo a disposizione i semi di vari fiori. Lei ha deciso di mettersi in gioco anche per fare del bene alle api. Sui tavoli a fianco, invece, a dominare sono gli ortaggi. Patrizio Mazzucchelli arriva dalla Valtellina in questo settore da oltre vent’anni partecipa allo scambio semi dalla prima edizione e oltre ad avere tante varietà, le conosce alla perfezione e risponde alle domande spiegando le caratteristiche di ogni seme.

Una decina di persone ha portato le proprie sementi oggi (sabato) a Sant’Antonino all’evento “scambio semi” organizzato da Pro Specie Rara con L’Ortobio e la Colombera. È un appuntamento che si conferma di interesse anno dopo anno.

“La gente cambia molto, magari viene, raccoglie degli input e poi va avanti con le proprie mani. Quindi non posso dire che aumentiamo proprio come massa”, spiega Manuela Ghezzi, responsabile progetti Svizzera italiana. “Negli anni la frequenza è più o meno costante, però vedo sempre anche gente nuova. Questo è molto interessante”.

C’è chi viene solamente perché vuole conservare la propria semenza in modo da poterla riseminare anno dopo anno. E chi invece vuole fare un discorso di conservazione più a lungo termine. Questo implica mantenere una certa qualità, fare in modo che varietà diverse non si incrocino, ma anche mantenere una certa variabilità per evitare problemi di consanguineità.

“E sono un po’ queste le cose che cerchiamo di spiegare al corso”, conclude Manuela Ghezzi.

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