Un raid aereo dell’esercito statunitense potrebbe essere all'origine della distruzione parziale dell’ospedale di Kunduz, gestito da Medicins sans frontières (MSF). Lo comunica sabato la NATO parlando di "danni collaterali". Un'inchiesta è stata aperta. MSF fa stato di 9 morti e una ventina di dispersi tra i membri del suo personale, sottolineando la provvisorietà del bilancio.
La città dell’Afghanistan settentrionale da diversi giorni è teatro di scontri tra le forze governative (appoggiate da Washington) e i talebani. Questi ultimi erano riusciti lunedì a prendere il controllo del capoluogo, ma giovedì hanno dovuto ripiegare.
L’organizzazione umanitaria ha scritto che al momento dell'attacco nel nosocomio c'erano "105 pazienti, le persone che li accudiscono e 80 operatori nazionali e internazionali di MSF". Dall’inizio dei combattimenti, sono state curate 394 persone, fra le quali molti bambini. La maggioranza riportava ferite d’arma da fuoco.
reuters/ZZ
Dal TG12.30: