E’ iniziato venerdì il vertice tra il governo greco e il capo dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem sulla riduzione del debito del paese ellenico che ha raggiunto i 315 miliardi di euro (circa 330 miliardi di franchi). Il primo ministro Alexis Tsipras aveva annunciato un pacchetto di riforme (invise a Bruxelles) che prevedeva la fine delle privatizzazioni, l’aumento del salario minimo e il reintegro dei funzionari.
Il capo dei ministri delle finanze UE ha deciso di incontrare Tsipras per ribadire ancora una volta la posizione di Bruxelles: essere membro della zona euro significa rispettare gli impegni presi e sottoscritti nel passato. Adeguamenti possono essere concordati ma non l’annullamento totale del debito.
In un’intervista il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, è sembrato, da un lato, ottimista sul fatto che Bruxelles versi 7 miliardi di euro nelle casse di Atene nel quadro di salvataggio del Paese. La condizione è che la Grecia rispetti gli accordi con la Troika. Varoufakis ha però, dall’altro lato, tuonato che Atene non vuole i fondi ma un accordo per la questione del debito.
Red.MM/ATS/Swing