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L'esercito di Bergoglio

Il messaggio del Giubileo è chiaro: la natura della Chiesa è misericordia, non ripetizione di schemi

  • 20 novembre 2016, 09:04
  • 8 giugno 2023, 01:21
Preghiera per la chiusura del Giubileo

Preghiera per la chiusura del Giubileo

  • reuters

Partiamo dalle cifre: 20 milioni di pellegrini - 21 milioni, secondo gli ottimisti d'Oltretevere - hanno varcato la Porta Santa che apre sulla basilica di San Pietro. Sono meno dei 25 milioni registrati nel 2000, regnante Giovanni Paolo II. Ma è inevitabile, quando si aprono porte sante un po' dappertuttto - così ha voluto Papa Francesco - e si inaugura il Giubileo tre settimane dopo gli attentati di Parigi. Se l'8 dicembre dello scorso anno avessimo fatto un sondaggio (allora erano ancora di moda...) e avessimo chiesto: dove ci sarà il prossimo attentato? Roma avrebbe vinto con più di una incollatura di vantaggio.

I numeri però non dicono tutto. È questione di contenuti, di obiettivi raggiunti. Papa Francesco ha mostrato una invidiabile coerenza. Nell'anno giubilare dedicato proprio a questo tema, ha moltiplicato gli atti di misericordia, dentro e fuori la Chiesa. Dentro, soprattutto, aprendo ad esempio una porta ai divorziati risposati, con una esortazione apostolica - l'Amoris Laetitia - che parte dalla dottrina sì ma è disposta a considerare un cambiamento nella prassi dell'accesso ai sacramenti delle coppie risposate. E poi si è occupato dei carcerati. E dei migranti senza più casa. Ha esortato i cristiani per primi ad allargare le braccia in gesti di accoglienza generosa, senza calcoli.

Non ha calcolato lui, per primo, che ai cristiani questo Papa piace, risulta simpatico. Ma poi quando si tratta di operare scelte concrete, ad esempio nel campo dell'accoglienza dei profughi, allora è forte la tentazione di saltare sul carro dell'avversario. Tornando in aereo dal viaggio in Messico disse, sollecitato a parlare di Donald Trump che voleva alzare un muro tra Stati Uniti e Messico: "chi alza muri non è cristiano". Come è andata a finire lo sappiamo. Alle recenti elezioni presidenziali il 59% dei cattolici statunitensi ha votato Donald Trump. Preferendo un candidato antiabortista e anti-Isis a uno aperto sui temi sociali. E mentre Bergoglio propugna aperture in tema di sacramenti ai divorziati risposati, prende corpo all'interno della Chiesa la posizione di chi richiama il Papa ad essere più attento alla tradizione e alla dottrina, senza le sfumature che le innovazioni del Pontefice argentino stanno aggiungendo al grande dipinto del cattolicesimo.

Il messaggio del generale Bergoglio al suo esercito è chiaro. Ma l'intendenza cattolica, il cerchio interno e parte della truppa, sembra continuamente frenarlo sulla sua strada. Lui continua imperterrito. Il messaggio del Giubileo è chiaro: la natura della Chiesa è misericordia, non ripetizione di schemi. Diventati ormai incomprensibili a chi vive fuori dal recinto della Chiesa.

Bruno Boccaletti

Dal TG12.30:

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