Sono stati sequestrati mentre dalla Tunisia stavano raggiungendo la Libia. Erano diretti a Mellitah. Sono quattro gli italiani, dipendenti della società di costruzioni Bonatti di Parma, che si occupa della manutenzione dell’impianto dell’ENI, scomparsi nel nulla da domenica sera. La Farnesina ha confermato in mattinata il rapimento, da parte di chi, per ora non si sa.
Paolo Gentiloni, ministro degli affari esteri, sollecitato da La Stampa, afferma che sono aperte tutte le ipotesi. Per il giornale, tre gli scenari possibili: un’azione di affiliati all’autoproclamato Stato Islamico, milizie estremiste o criminali cosiddetti comuni. La forte instabilità dell’intero territorio, rende particolarmente pericolosi gli spostamenti. Da febbraio, inoltre, l’ambasciata tricolore è stata chiusa proprio per queste ragioni.
Ansa/AlesS