Tensione alla frontiera tra il Venezuela e la Colombia. Dopo la decisione di chiudere i valichi da parte del presidente Nicolas Maduro, Caracas ha espulso verso Bogotà un migliaio di cittadini colombiani. Maduro ha qualche giorno fa chiuso il confine in risposta a quello che ha definito «l'attacco di contrabbandieri a quattro persone, tre militari e un civile, nella zona».
Il presidente venezuelano ha successivamente imposto lo stato d'emergenza in sei municipi dello Stato del Tachira (a ridosso del confine con la Colombia), il cui governatore, Jose Mora, ha reso noto di «aver espulso 1’012 persone», tra cui alcuni minorenni, a Bogotà.
La zona delle tensioni
Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha a sua volta assicurato che intende difendere «in modo fermo i diritti fondamentali» degli espulsi. «Siamo convinti che la chiusura della frontiera non sia il miglior modo per combattere il contrabbando nell'area», ha d'altra parte commentato la ministro degli esteri di Bogotà, Maria Angela Holguin, che mercoledì incontrerà la collega venezuelana, Delcy Rodriguez.
Red.MM/ATS/Swing