Diciannove persone, tra le quali figurano 17 turisti stranieri, sono rimaste uccise nell'attacco terroristico di mercoledì nel complesso parlamentare di Tunisi. È questo l'ultimo bilancio comunicato dalle autorità tunisine. Fra i morti ci sono turisti italiani, polacchi, tedeschi e spagnoli. Sono cinquanta, invece, i feriti.
Agenti in azione
RSI Info 18.03.2015, 17:34
L'assalto, ha spiegato il premier, è stato sferrato da due o tre uomini travestiti da soldati che hanno aperto il fuoco contro i turisti che scendevano dai bus. In seguito, alcuni dei terroristi si sono barricati all’interno del Museo del Bardo, prendendo in ostaggio diversi visitatori. Le forze di sicurezza hanno circondato l'intera area e dato il via a un blitz che ha ne ha permesso la liberazione. Durante l'operazione un poliziotto e due degli assalitori sono morti. Eventuali collaboratori dei terroristi sono tuttora ricercati.
"Dobbiamo mobilitarci a ogni livello, tutti insieme, tutte le appartenenze politiche e sociali per lottare contro il terrorismo", ha detto Essid, "serve unità nella difesa del nostro paese che è in pericolo. Abbiamo deciso provvedimenti urgenti: difenderemo il turismo, è una nostra responsabilità". L'attacco sarebbe iniziato verso le 12.00, mentre era in corso l'audizione delle forze armate in merito alla legge antiterrorismo.
Le prime immagini
RSI Info 18.03.2015, 15:44
Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione, in una foto d'archivio
La presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, ha condannato fermamente l'azione criminale, mentre il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), interpellato dalla RSI, ha comunicato che nessuno svizzero figura tra le vittime dell'attacco e che l'ambasciata elvetica rimane in stretto contatto con le autorità tunisine. In seguito all'attentato, inoltre, la pagina di consigli di viaggio del DFAE riguardante la Tunisia è stata aggiornata e nella quale si consiglia la massima prudenza per chi già si trova nel paese africano.
Red. MM/ATS/AGI/AFP/Reuters
RG Notte del 19.03.15 - La corrispondenza di Antonella Tarquini
RSI Info 19.03.2015, 01:21