Svizzera

Pro e contro la cassa unica

Gli svizzeri tornano a pronunciarsi sul tema 7 anni dopo l'ultima volta

  • 22 agosto 2014, 12:15
  • 6 giugno 2023, 21:23
Oggi ogni cittadino sceglie fra 61 alternative

Oggi ogni cittadino sceglie fra 61 alternative

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Sono 61 le casse malati che operano attualmente sul territorio svizzero per l'assicurazione di base. Un'iniziativa popolare depositata lo scorso anno corredata da 111'000 firme valide auspica la sostituzione di questi istituti con uno solo, pubblico. Le complementari resterebbero invariate in mani private.

Negli organi direttivi della cassa unica sarebbero rappresentati la Confederazione, i cantoni, gli affiliati e i fornitori di prestazioni. A differenza del 2007, quando il sovrano disse "no" nella misura del 71,2%, il testo su cui si voterà il 28 settembre non chiede che i premi vengano calcolati in funzione del reddito.

I favorevoli

Per i promotori -PS, Verdi, pazienti e organizzazioni dei consumatori- il modello a cui ispirarsi è quello della SUVA, che pone il paziente al centro dell'attenzione. La cassa unica sarebbe dotata di agenzie cantonali o intercantonali, "incaricate della fissazione dei premi, della loro riscossione e del pagamento delle prestazioni". Premi ridotti per i bambini, franchigie diverse e modelli alternativi come il medico di famiglia potrebbero essere mantenuti (spetterebbe al Parlamento decidere).

Quella attuale, argomentano i favorevoli all'iniziativa, è solo una pseudoconcorrenza a spese degli assicurati: le casse cercano di accaparrarsi i cosiddetti "buoni rischi" e di liberarsi dei casi più costosi. Inoltre, i premi vengono in parte dilapidati per la pubblicità (200 milioni di franchi l'anno) e per pagare lauti stipendi ai manager. I conti delle casse non sono trasparenti, i cittadini sono continuamente sollecitati da telefonate promozionali.

I contrari

In caso di sì, la libertà di scelta fra più assicuratori verrebbe meno, replicano gli oppositori. Inoltre i risparmi sarebbero minimi, visto che il 95% dei premi serve oggi a pagare le prestazioni. La cassa unica avrebbe compiti identici e quindi costi simili. Infine, il passaggio comporterebbe grandi incertezze giuridiche: nella concretizzazione da parte del Parlamento, ma anche nel trasferimento delle riserve dagli attuali istituti a quello nuovo.

Il tema divide, tanto è vero che se fra i partiti politici appare netta la contrapposizione fra sinistra (favorevole) e borghesi (contrari), attori del settore come i medici e i direttori dei Dipartimenti cantonali della sanità si sono schierati in parte su un fronte e in parte sull'altro.

pon

I servizi televisivi


Per saperne di più

I contrari (francese e tedesco)

No alla cassa unica (in italiano)

L'esito del voto

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