Una quarantina di uomini e donne, principalmente di origine straniera, sono partiti dalla Svizzera, o vogliono farlo, per a portare la jihad nelle zone di conflitto dell'area musulmana, in particolare in Siria. È quanto risulta dai dati raccolti dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).
I casi sono raddoppiati in un anno, ha evidenziato oggi, lunedì, a Berna il direttore Markus Seiler. A maggio 2013 si registravano 20 casi, dei quali 7 confermati. Nel 2014 sono già 13. Del totale una quindicina si sarebbero affiliati ai ribelli contro il regime di Baschar al Assad. Per cinque di loro c’è la conferma: uno è ritornato, due invece sono morti. Quando questi rientrano, il rischio attentati o reclutamento di nuove leve è reale.
Red. MM/ATS