La Brexit a sud delle Alpi

Lo storico voto che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea non ha lasciato indifferente neppure la Svizzera italiana. Di seguito alcune considerazioni e commenti di esponenti del mondo economico e politico ma anche dei cittadini britannici che vivono a Sud delle Alpi nei contributi dei colleghi delle Cronache della Svizzera italiana.

Due correnti di pensiero contraddistinguono le previsioni sugli effetti della Brexit per il mercato ticinese. Da una parte chi confida in una maggiore flessibilità europea che favorirebbe l'accesso delle banche svizzere al mercato finanziario europeo. Dall'altra chi prevede il contrario, con negoziati ancora più difficili. Tutti però concordano su un inevitabile apprezzamento del franco. I dettagli nel servizio di Antonella Crüzer.

Il Canton Ticino - con la sua proposta di clausola di salvaguardia per il post 9 fabbraio - ha voluto giocare un ruolo in tema di trattative tra Berna e Bruxelles sull'attuazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa. La domanda che oggi in Svizzera tutti si pongono, è se la Brexit e l'indebolimento politico dell'Unione europea agevolino od ostacolino queste trattative. Ne parla ai microfoni dei colleghi delle Cronache della Svizzera italiana il consigliere di Stato Christian Vitta che negli ultimi tempi si è impegnato a fondo a promuovere la proposta ticinese di clausola di salvaguardia.

Il dado è tratto. La Gran Bretagna è fuori dall'Unione europea. Il voto sulla Brexit ha spaccato in maniera netta i britannici. Un sentimento di spaccatura che sembra essere presente anche nel resto d'Europa, e quindi in Svizzera. Come hanno reagito alcuni cittadini britannici che vivono nella Svizzera italiana? Le loro voci e opinioni nel servizio di Simona Rodesino.

CSI/Swing

Dal Quotidiano del 24.06.2016: Brexit, piazza finanziaria ticinese