"Frontalieri a casa, pago io"

I rapporti tra Ticino e Lombardia, dopo l’introduzione dell’obbligo di presentazione del casellario per ottenere il permesso di dimora o per frontalieri, sono sempre più tesi. “Se Gobbi continua con questa ostinazione nel porre ostacoli all’ingresso dei frontalieri, bisognerà dire ai 60'000 lavoratori italiani che giornalmente vengono in Ticino di stare a casa per un mese. Lo stipendio glielo pagheremo noi” afferma ai microfoni della RSI il governatore Roberto Maroni che lo scorso 16 giugno a Como non ha nascosto la sua irritazione per l’ultima mossa del Dipartimento delle istituzioni. “Senza i frontalieri il Ticino si ferma” sottolinea Maroni confidando in “una posizione di ragionevolezza… la campagna elettorale è finita”.

Nell’intervista il governatore della Lombardia conferma la sua amicizia per il presidente del Governo Norman Gobbi, ma sottolinea di non condividerne alcune iniziative e posizioni come quella sulla tassazione dei frontalieri. Ma aggiunge: “Continuerò a parlare con Norman Gobbi e sono convinto che alla fine troveremo un accordo”.

CSI/Diem

RG 12.30 del 1°.07.2015 - La voce di Roberto Maroni sulla questione dei frontalieri