Ticino e Grigioni

Frontalieri, addio casellario

Il Governo ticinese spaccato, rivede le procedure per l'ottenimento dei permessi per consentire l'intesa sulla fiscalità dei frontalieri

  • 7 giugno 2017, 16:25
  • 8 giugno 2023, 07:54
I frontalieri non dovranno più fare la coda anche per un estratto del casellario

I frontalieri non dovranno più fare la coda anche per un estratto del casellario

  • Ti-Press

Sparisce l’obbligo sistematico di presentare l’estratto del casellario giudiziario per i lavoratori stranieri che chiedono rilascio e rinnovo dei permessi di dimora (B) e per lavoratori frontalieri (G). Lo ha deciso il Consiglio di Stato ticinese, che mercoledì sottolinea di aver compiuto tale scelta dopo aver “valutato approfonditamente i pro e i contro del progetto di nuovo accordo tra Berna e Roma sulla fiscalità dei frontalieri”.

Il Governo cantonale rimarca che così facendo si rimuove “l’ultimo ostacolo che si frappone alla sua conclusione”, pur consapevoli che tale intesa non risponde “pienamente alle aspettative del Ticino”.

Il nuovo quadro normativo, rimarcano i consiglieri di Stato nella nota, definisce giuridicamente lo statuto di frontaliere fiscale e stabilisce l’assoggettamento alla fonte in Svizzera (limitazione d’imposta al 70%) dei frontalieri residenti in Italia. Il rispetto delle norme di diritto interno italiane dei frontalieri attivi in Svizzera causerà loro un progressivo “aumento del carico fiscale, rendendo meno attrattivo “questo statuto dal punto di vista fiscale”. Così insomma, si dovrebbe contribuire alla lotta contro il dumping salariale in tutto il cantone.

L’obbligo di sottoporre il casellario giudiziario sarà sostituito, secondo i ministri ticinesi, da un “nuovo sistema che prevede, accanto all’autocertificazione già richiesta in passato, anche la presentazione del certificato penale su base volontaria”. Rimane attiva la possibilità per l’ufficio competente, di richiedere in caso particolare l’estratto del casellario.

EnCa

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