Ticino e Grigioni

Il futuro del Bellinzonese

La popolazione di 17 comuni chiamata ad esprimersi sull'aggregazione della nuova Bellinzona

  • 21 settembre 2015, 08:11
  • 7 giugno 2023, 12:29
Il futuro del Bellinzonese si decide il 18 ottobre

Il futuro del Bellinzonese si decide il 18 ottobre

  • ©Tipress

Sono 17 i comuni che formeranno la nuova Bellinzona, che vanterà - se i cittadini daranno il loro benestare il prossimo 18 ottobre in votazione consultiva - 52’000 abitanti, 17 quartieri, un territorio di 21'000 ettari e circa 25'000 posti di lavoro. I municipali scenderanno da 93 a 7, i consiglieri comunali da 396 a 60. Il moltiplicatore d'imposta è previsto fra l'88 e il 92%. Queste, in estrema sintesi, le cifre di base del progetto di aggregazione nel Bellinzonese.

L'evoluzione del moltiplicatore

Di fusioni, con diverse forme e numero di partecipanti, nella regione della Turrita se ne parla ormai da parecchi anni. Solo a fine 2013 l’attuale progetto è entrato nel vivo, con l’inizio dell’attività di 10 gruppi di lavoro, istituiti per approfondire una serie di tematiche nella definizione della futura città. Inizialmente i 17 comuni firmatari dell’istanza di aggregazione ritenevano di concludere l’iter in tempo per le elezioni comunali del prossimo anno. Alcuni ritardi, però, costretto a procrastinare il calendario.

Da 17 a un solo comune

Da 17 a un solo comune

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Negli scorsi mesi le conclusioni di questi gruppi di lavoro sono state illustrate a imprenditori, politici e cittadini dei 17 comuni, chiamati a dire la loro a ottobre. Tra la maggioranza di voci favorevoli all’aggregazione, non ne sono mancate di contrarie, in particolare da Sant’Antonino.

Il Circolo di Bellinzona con i territori dei comuni coinvolto nello studio

Il Circolo di Bellinzona con i territori dei comuni coinvolto nello studio

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Il progetto beneficia anche del nulla osta del Consiglio di Stato ticinese, che aveva recentemente sottoscritto lo studio aggregativo e che metterà sul tavolo un importo complessivo di 52,6 milioni per la nuova città.

Il Dipartimento delle istituzioni appoggia il progetto aggregativo

Il Dipartimento delle istituzioni appoggia il progetto aggregativo

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Ma cosa succederebbe se la popolazione di un comune decidesse di chiamarsi fuori dalla nuova Bellinzona? Abbiamo girato la questione al direttore del Dipartimento delle istituzioni,
Norman Gobbi, che spiega i vari scenari possibili dopo il voto e le premesse che hanno spinto il Governo ad appoggiare il progetto di fusione.

Le considerazioni del direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi

rsi 08.09.2015, 16:56

Per consultare il sito dedicato all'aggregazione nel Bellinzonese con tutti i dettagli e le tappe del progetto cliccare qui.

Stefano Wingeyer

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