L'uomo che accoglieva le star

Durante il Locarno Festival la città, lo sappiamo, si tinge di giallo e nero, ma c’è anche del rosso: quello del tappeto che accoglie le star di fama internazionale (quest’anno abbiamo visto Nastassja Kinski, Adrien Brody, Mathieu Kassovitz, ma anche Andy Garcia, Dario Argento, Anthony Hopkins o Jane Birkin nelle edizioni passate). Ma non solo: “Il tappeto rosso è una sorta di entrata a casa nostra, nel nostro salotto. Accogliamo anche persone i cui film non vengono mostrati in Piazza, ospiti di altre sezioni”. A spiegarcelo è Lucius Barre, il responsabile di protocollo del Festival da ormai otto edizioni.

Un'esperienza, la sua, accumulata durante numerosi anni presso festival di tutto il mondo: da Cannes, dove ha organizzato le conferenze stampa, a Berlino, passando per Rotterdam.

Un lavoro che implica un buon senso dell'organizzazione, come conferma anche Arianna Marcollo, che durante questa settantesima edizione è “in formazione” da Lucius e che, come lei stessa ci ha rivelato, rivedremo anche nel 2018. È inoltre fondamentale essere in grado di avere un estremo controllo della situazione, gestire gli imprevisti mantenendo il sangue freddo e... avere una buona memoria. La lista di ospiti da accogliere durante una serata è infatti lunga, e non sempre è facile ricordarsi di tutti. E anche un controllo su internet non è sempre affidabile: “A volte cerco su google la foto di una persona che sarà sul tappeto rosso, ma poi capita che abbia cambiato look o pettinatura e quindi non è sempre facile...”, ammette il newyorkese. “Per questo motivo è bene che ci siano due o tre persone che se ne occupano”.

Un lavoro che comunque lo appassiona – sentimento che riesce anche a trasmettere alle future “leve” – e che gli ha permesso di incontrare centinaia di personaggi famosi, con alcuni dei quali ha anche potuto stringere amicizia.

“I like my job!”, esclama... e si vede.

Marija Milanovic