Ticino e Grigioni

Sant’Anna, documento falso

Anche nel rapporto operatorio il ginecologo parlò d’intervento necessario, e non di una mastectomia compiuta per errore

  • 11 luglio 2015, 20:00
  • 16 giugno 2023, 09:25
L'entrata della clinica a Sorengo

L'entrata della clinica a Sorengo

  • ©Ti-Press

Emergono importanti novità dall’inchiesta sul ginecologo che nel luglio dello scorso anno, alla Clinica Sant’Anna di Sorengo, asportò per errore i seni di una 67enne. Il chirurgo non mentì solo a lei. Lo fece anche per iscritto, subito dopo l’intervento. Nel rapporto operatorio spiegò che la mastectomia totale bilaterale era stata dettata da ragioni mediche, perché il tumore si era rivelato più esteso del previsto. La stessa versione fornita inizialmente alla donna.

Gl’inquirenti lo hanno scoperto dopo aver sequestrato la sua cartella clinica. Un elemento che aggrava la posizione del dottore. La falsità in documenti è un crimine. Senza dimenticare che quanto scoperto rende ancora più fragile la tesi della bugia raccontata a fin di bene, per preparare gradualmente alla verità una paziente ritenuta debole dal profilo emotivo. La procura, insomma, sospetta che l’uomo abbia invece cercato d’insabbiare la vicenda.

Francesco Lepori

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