Ticino e Grigioni

Sei povero? Niente nido

Lo Stato in Ticino esclude le famiglie meno abbienti dal sistema: più bimbi a casa e disoccupazione femminile

  • 7 giugno 2016, 13:30
  • 7 giugno 2023, 20:37
Il progetto Parlamondo all'asilo i Monelli a Chiasso

Il progetto Parlamondo all'asilo i Monelli a Chiasso

  • ©Ti-Press

Il Ticino, con il 47%, è il cantone con più madri che non lavorano. Lo indica il notiziario statistico Dati del Dipartimento delle finanze e dell’economia. Il numero pubblicato martedì, tra l’altro, mette a confronto le strategie di custodia dei bambini nella prima infanzia.

Il 40% dei nuclei familiari non ricorre ad alcuna custodia esterna. I motivi della rinuncia restano il reddito dell’economia domestica e la disponibilità dei servizi. Solo le famiglie con reddito alto utilizzano i nidi; quelle con entrate medie scelgono le famiglie diurne.

Lo studio sottolinea che, "nonostante la frequenza di un nido sia importante soprattutto per i bambini provenienti da famiglie economicamente svantaggiate e che non parlano italiano, sono proprio questi a essere maggiormente esclusi. Il supporto dello Stato sembra favorire le famiglie delle classi medio-alte escludendo quelle delle classi più povere”.

"Tariffe ridotte o proporzionali al reddito per i nidi, già introdotte in altri cantoni, faciliterebbero l’accesso per tutti e farebbe aumentare la domanda, favorendo l’occupazione femminile", conclude lo studio del dipartimento.

ab

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