Storie di ordinarie elezioni

Un manipolo di arzilli vecchietti della Valle Onsernone ricorda l’importanza della democrazia e del voto, anche oltre i 90 anni. Una giovanissima progressista ticinese racconta perché ha deciso di votare, per la prima volta, a queste elezioni cantonali. Ha sposato un ticinese e per amore sette anni fa ha lasciato la Russia alla volta del Ticino: ora può votare e ci spiega quali temi hanno orientato la sua scelta. Le fa da contraltare il caso di un ragazzo ticinese che potrebbe votare, ma ha deciso di non andare alle urne perché non si sente rappresentato da nessun partito; così come quello di un comasco, dichiaratamente di destra, che vive in Mesolcina e lavora ad Ascona, ma non potendo votare non sa chi rappresenti quell’area in Ticino. Per finire un giovane italiano che ha sempre vissuto in Ticino e non trova giusto che, essendo nato qui, non possa esprimere la sua preferenza.

joe.p

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