Ticino e Grigioni

Un anno di lotta ai passatori

Una quindicina di incarti trattati in un anno dal gruppo interforze, ma ce ne è uno che spicca

  • 21 October 2016, 18:00
  • 7 June 2023, 22:26
Christophe Cerinotti

Christophe Cerinotti

  • © Ti-Press / Gabriele Putzu

Una singola inchiesta che riguarda il Nord Italia "sta prendendo dimensioni enormi e occupa da sola all'80% il gruppo" interforze repressione passatori, attivo da un anno e con sede a Chiasso dove si registra il maggiore afflusso di migranti. Sono una quindicina in tutto gli incarti trattati, le persone interessate sono parecchie decine e diversi i procedimenti penali aperti, in Italia e in Germania, come confermato ai microfoni delle Cronache della svizzera italiana dal capitano Christophe Cerinotti, il coordinatore elvetico del Centro di polizia e doganale

Si tratta di inchieste complesse, perché si punta ai pesci grossi. Il Ticino è coinvolto quale terra di passaggio, ma le inchieste sfociano ogni tanto nel resto della Svizzera: il GIRP ha persone di contatto in ogni cantone e diverse indagini portano in particolare in Romandia.

Il modo di agire dei passatori intanto sta cambiando: "una volta c'erano le auto e i furgoni, poi il treno. Oggi non passano più il confine e spesso si limitano a indicare i punti di passaggio, spesso quelli usati dai contrabbandieri alla cosiddetta frontiera verde".

CSI/pon

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